lunedì 1 novembre 2010

Viaggi autunno/inverno 2010-2011: Gibellina Nuova e Vecchia

Approfittando del tempo libero ho deciso di visitare Gibellina, un interessantissimo paese in provincia di Trapani, con un passato e un presente alquanto singolare.
Vittima del devastante terremoto della Valle del Belice, all'inizio dell'anno 1968 Gibellina, con una storia ricca di sciagure e dolore, fu ridotta interamente in macerie. Furono anni molto difficili per la popolazione che, decisamente provata per i numerosi lutti causati dalla catastrofe, dovette inoltre sopportare i due decenni vissuti nelle baracche.
Fortunatamente con gli appelli dei più importanti uomini di cultura di quei tempi, come Leonardo Sciascia, Guttuso e Carlo Levi, la piccola cittadina rurale vide finalmente un barlume di rinascita.
All'appello risposero i più grandi artisti dell'epoca che, con estrema umanità e umiltà, si unirono agli abitanti di Gibellina per costruire insieme il loro futuro. Non si scelse una ricostruzione ma la realizzazione di una città nuova che riscattasse l'originaria cittadina isolata e disperata, il tutto servendosi dell'ARTE.
Ecco la situazione attuale:



Nella foto KFP

Gibellina Nuova è governata da una particolare atmosfera: la desolazione e la percezione dell'incompiuto, in contrasto con le straordinarie opere moderne e i colori che dipingono i suoi quartieri, trasmettono un' affascinante sensazione a metà tra l'inquietudine e la meraviglia.

Superata la Stella del Belice, appena arrivata nella cittadina, sono rimasta a bocca aperta davanti alla magnificienza del primo edificio, caratterizzato da un'enorme sfera in cemento bianco. Difficile da credere ma era la Chiesa Madre. L'inconsueta forma e la complessa struttura di questo edificio, da scoprire nei suoi angoli più nascosti, ha avuto un chiaro effetto calamita.






Un confronto che rende le proporzioni

 Il Municipio sorge nella piazza dedicata ai Caduti di Nassirya: la Torre Civica e le sculture bidimensionali della "Citta di Tebe" dominano questa sconfinata area dall'effetto surreale.



Non poteva mancare una visita al famosissimo Sistema delle 5 piazze di Thermes e Purini, in realtà non terminato perchè conta solo 3 piazze, perimetrate da un muro continuo (in tufo di Mazara), che argina le schiere delle case popolari e che possiede un corridoio sopraelevato che permette di affacciarsi sulle piazze (i cancelli per accedere al "ballatoio" erano chiusi, purtroppo).




A circa 5 minuti da Gibellina Nuova si trova il Baglio dei Baroni Di Stefano (da raggiungere in macchina): ospita la Fondazione Orestiadi e la stupefacente "Montagna di sale e i Cavalli" di Paladino.




Io sono quella in basso a destra.
Il  Grande Cretto è la nota opera di Burri che ricrea, nel punto originario della città distrutta, la pianta di Gibellina Vecchia con la compattazione e la cementificazione delle macerie originali. Vicino al Cretto è possibile visitare i Ruderi di Gibellina Vecchia, le poche strutture pericolanti parzialmenti esistenti.




Lo straordinario mega-Cancello-ultramoderno del Cimitero Monumentale della cittadina:


Il cartelloa sinistra dice "Riferimento all'irripetibile"

Le mie riflessioni post-viaggio hanno al centro la Difficile Manutenzione di un tale patrimonio artistico (che si palesa anche nelle immagini) e la Sospensione dei Lavori (il Cretto e il Sistema delle piazze sono incompleti).
Problemi causati da "carenze economiche" e "cattive gestioni", ancora una volta l'eccezionale potenziale Siciliano non riesce a spiccare il MeritatoVolo.
SobSob

Foto: Special thanks to KFP.

3 commenti:

  1. Angelo2.11.10

    spettacolare! bella recensione e belle foto

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  2. Belle foto Fede, brava! :)

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  3. Il mio debutto nel mondo della fotografia! Inoltre il posto si presta.....Grazie!

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